Casa dello Spettatore sarà a Milano al Piccolo Teatro Studio Melato per l’Operazione Re Chicchinella. Un incontro preliminare alla visione e uno successivo, sull’educazione alla visione e per la formazione del pubblico dedicata a una comunità di spettatori creata attorno alla visione dello spettacolo di Emma Dante che chiude la trilogia dedicata a “Lo cunto de li cunti”, novelle in lingua napoletana del 1634 di Giambattista Basile.
PROGRAMMA
Lunedì 25 marzo 2024: incontro prima della visione presso Associazione ChiAmaMilano
Mercoledì 27 marzo: visione dello spettacolo al Piccolo Teatro Studio Melato
Giovedì 4 aprile: incotnro successivo alla visione presso Associazione ChiAmaMilano
LO SPETTACOLO
27 marzo ore 21.00
Piccolo Teatro Studio Melato
Re Chicchinella
libero adattamento da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
scritto e diretto da Emma Dante, elementi scenici e costumi di Emma Dante, luci Cristian Zucaro, con Carmine Maringola (Re), Annamaria Palomba (Regina), Angelica Bifano (Principessa), Davide Mazzella (Paggio), Simone Mazzella (Paggio), Stephanie Taillandier (Dama d’onore), Viola Carinci (Dama di corte, Infermiera), Davide Celona (Dama di corte), Roberto Galbo (Dama di corte), Enrico Lodovisi (Dama di corte), Yannick Lomboto (Dama di corte), Samuel Salamone (Dama di corte, Dottore), Marta Zollet (Dama di corte, Infermiera), Odette Lodovisi (Gallina), assistente ai costumi Sabrina Vicari, coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma, organizzazione Daniela Gusmano, coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Carnezzeria, Célestins Théâtre de Lyon, Châteauvallon-Liberté Scène Nationale, Cité du Théâtre – Domaine d’O – Montpellier / Printemps des Comédiens
Si intitola Re Chicchinella il nuovo spettacolo di Emma Dante, sempre adattato da una fiaba de Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerelle, meravigliosa raccolta di novelle in lingua napoletana, che Giambattista Basile creò nel 1634. Dopo La Scortecata e Pupo di zucchero, con Re Chicchinella la regista conclude il progetto con cui ha attraversato, insieme a un pubblico sempre commosso e appassionato, l’immaginifico universo dello scrittore campano: un’altra favola per raccontare la profondità dell’animo umano tramite il gioco e l’ornamento della poesia barocca.
Spiega Emma Dante: «Re Chicchinella racconta la storia di un sovrano malato, solo e senza più speranze, circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale che ha un solo interesse, ricevere un uovo d’oro al giorno. L’animale vive e si nutre dentro di lui, divorando lentamente le sue viscere, fino a quando il re non scopre che per il mondo lui e la gallina sono la stessa cosa. Dopo tredici giorni d’inedia, Re Carlo III d’Angiò, re di Sicilia e di Napoli, principe di Giugliano, conte d’Orleans, visconte d’Avignon e di Forcalquier, principe di Portici Bellavista, re d’Albania, principe di Valenzia e re titolare di Costantinopoli, entra nella sua nuova esistenza e, appollaiato sul trono, riceve il plauso di tutta la Corte.»