Attori e attrici “sotto i riflettori” alla ricerca di poetiche, stili recitativi, scelte estetiche e tecniche diverse. Un viaggio in cinque tappe nell’arte della recitazione in parallelo confronto con regie e drammaturgie.
a cura di Alessandra Zibellini Fortuna
N.B. Ogni appuntamento dei percorsi di visione prevede incontri di didattica della visione preliminari e/o successivi allo spettacolo, condotti dai curatori del percorso. Ogni partecipante riceverà il documento di ricerca appositamente predisposto per l’occasione.
Gli spettacoli
Pinocchio di Collodi
6 febbraio 2024 ore 21.00
Teatro Vascello – Via Giacinto Carini, 78
Adattamento e regia Maria Grazia Cipriani, scene e costumi Graziano Gregori, attori Giandomenico Cupaiuolo, Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Carlo Gambaro, Ian Gualdani, Filippo Beltrami, suoni Hubert Westkemper, luci Angelo Linzalata, foto di scena Filippo Brancoli Pantera, produzione compagnia Teatro Del Carretto
Pinocchio ha ottenuto i seguenti riconoscimenti:
Premio E.T.I. “Gli Olimpici del Teatro” allo scenografo Graziano Gregori
Premio del pubblico come miglior spettacolo al XIX Baltic House International Theatre Festival a San Pietroburgo
Note di regia
“Ho pensato di fabbricarmi un bel burattino di legno. Il burattino deve ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali.”
Geppetto, misteriosamente custodendo nel suo corpo una scelta da adolescente, sogna di fabbricarsi un burattino meraviglioso e di girare con costui il mondo: viaggio da clown, da circo, avventuroso e illusionistico.
Pinocchio fa suo il sogno di Geppetto. Per realizzare quel sogno, egli dovrà toccare il fondo della sua sventura, fino a quando, trasformato in somaro, sarà Stella della danza nel circo del Paese dei Balocchi e rischierà di diventare una pelle di tamburo per la banda.
Pinocchio è già riconosciuto come fratello dalle marionette del Teatro di Mangiafuoco: il suo ingresso trionfale nel mondo di quelle Maschere immortali sembra un battesimo ufficiale. Qui egli raggiunge il luogo che spiega e motiva la sua nascita.
Da quel progetto accarezzato dal genitore (ridotto a puro fantasma nel ventre della balena) passando attraverso il Carrozzone di Mangiafuoco (Suoni festosi di grancassa…il giubilo del Gran Teatro, attori che sembrano marionette e marionette che sembrano attori…e la scena, straziante satira parodica della commedia popolare e del melodramma, in cui Pinocchio chiede a Mangiafuoco la grazia per “Arlecchino”) o presso la casa della fata, creatura dominata dal terrore di essere abbandonata, perduta, e costretta a sua volta a rischiare di perdere, abbandonare (ma anche quello della fata sembra essere un mondo teatrale con quei dottori e quei becchini grotteschi e surreali, con quel suo apparire e scomparire, resistendo sempre, di morte in vita, quella emblematica “massa” di capelli turchini) a quella ribalta che è il circo dove Pinocchio-somaro è costretto ad esibirsi.
L’approdo è in un finale con il palcoscenico ormai vuoto quando, uscito dal sogno “di legno”, Pinocchio vede il suo simulacro abbandonato come un costume di scena. Avventura onirica, notturna, di una notte definitiva, dove il giorno è solo recitato da sarcastici lampi temporaleschi e il destino del grande burattino si rivela, letteralmente, teatrale.
Maria Grazia Cipriani
4 5 6
27 febbraio 2024 ore 21.00
Teatro Vascello – Via Giacinto Carini, 78
Iliade. Il gioco degli déi
22 marzo 2024 ore 21.00
Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe, 45
ALESSIO BONI – IAIA FORTE
testo di Francesco Niccolini ispirato all’Iliade di Omero, drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, con (in o.a.) Haroun Fall, Jun Ichikawa, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer, Elena Vanni, scene Massimo Troncanetti, costumi Francesco Esposito, disegno luci Davide Scognamiglio, musiche Francesco Forni, creature e oggetti di scena Alberto Favretto, Marta Montevecchi, Raquel Silva, regia Roberto Aldorasi – Alessio Boni – Marcello Prayer, produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla.
In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra.
Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore.
A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi
della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.
Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer
Spettacolo realizzato in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023
Prima Nazionale: Bergamo, Teatro Donizetti | 12 dicembre 2023
La sonnambula
Martedì 16 aprile 2024 ore 20:00
Teatro Costanzi – Teatro dell’ Opera di Roma
Piazza Beniamino Gigli
DIRETTORE Francesco Lanzillotta REGIA, SCENE, COSTUMI Jean-Philippe Clarac & Olivier Deloeuil “LE LAB” MAESTRO DEL CORO Ciro Visco, COLLABORATORE ALLE SCENE E LUCI Christophe Pitoiset, DRAMMATURGIA Luc Bourrousse, VIDEO Pascal Boudet e Tim Buisson, MOVIMENTI COREOGRAFICI Lodie Kardouss
PERSONAGGI E INTERPRETI
Amina Lisette Oropesa / Ruth Iniesta (11, 13, 16), Elvino John Osborn / Marco Ciaponi (11, 13, 16), Il conte Rodolfo Roberto Tagliavini / Manuel Fuentes (11, 13, 16), Teresa Monica Bacelli
Lisa Francesca Benitez / Valentina Gargano* (11, 13, 16), Alessio Mattia Rossi*
* Dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
La trama è ambientata in Svizzera e fondata sull´equivoco generato da una crisi di sonnambulismo patita da una giovane, Amina, alla viglia delle nozze e che conduce la stessa nelle stanze di un nobile , Rodolfo, da poco tornato ai “luoghi ameni” del suo borgo natio.
L´intervento finale del conte Rodolfo, sollecitato dai paesani, dopo un temporaneo cambiamento di decisione che avrebbe condotto lo sposo Elvino a convolare a nozze con un´altra donna, Lisa, rivelatasi, questa sì, tutt´altro che illibata, e le assicurazioni dell´aristocratico circa l´innocenza di Amina, nel mentre questa si mostra, nuovamente sonnambula, a passeggio sui tetti, avviano la vicenda al lieto fine con la celebrazione delle nozze tra i due innamorati.
Diari d’amore
Fragola e panna | Dialogo
24 maggio 2024 ore 20:00
Teatro Argentina – Teatro di Roma
Largo di Torre Argentina, 53
due commedie di Natalia Ginzburg
regia di Nanni Moretti, con Valerio Binasco, Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Senesi, scene Sergio Tramonti, luci Pasquale Mari, costumi Silvia Segoloni, assistente alla regia Martina Badiluzzi ,direzione di produzione, casting Gaia Silvestrini ,assistenti al casting Martina Claudia Selva, Benedetta Nicoletti, foto Alberto Novelli, produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Carnezzeria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Châteauvallon-Liberté scène nationale, TNP Théâtre National Populaire à Villeurbanne, La Criée – Théâtre National de Marseille, Maison de la Culture d’Amiens in collaborazione con Carrozzerie n.o.t, coordinamento Aldo Miguel Grompone
Nanni Moretti, dirige Diari d’amore, un dittico formato da due commedie di Natalia Ginzburg, Dialogo e Fragola e Panna. Per il suo esordio da regista ci racconta con ironia, di nuclei familiari disarmonici, di intimità domestiche ormai rassegnate, nelle quali il conflitto cede il posto all’indifferenza, svelando la fatuità di uomini e donne emotivamente e moralmente inetti.
Natalia Ginzburg gioca con i valori cari alla società borghese: matrimonio, fedeltà, maternità, amicizia sono trattati con parole di una levità che ne rivela tutte le fragilità. Questa leggerezza estrema diventa una lente di ingrandimento, una chiave di lettura fredda, che converte in commedia fatti altrimenti tragici della vita dei protagonisti. E al tempo stesso si fa denuncia: di una società che rimane indifferente di fronte ai fatti della vita, che non partecipa mai per davvero, che rimuove quel poco di senso di colpa che a volte, timidamente, affiora. Nanni Moretti sceglie il “teatro delle chiacchiere” di Natalia Ginzburg per metterci davanti ad uno specchio, che ci mostra inadeguati, spettatori indifferenti di fronte alla complessità e alle tragedie della vita.