28.29.30 luglio 2023 a Roma
Spettatrici e spettatori di ogni età, incontrano spettacoli, mostre e concerti.
Per vivere e raccontare atmosfere, pubblici e spazi dell’offerta culturale della città.
Dal 28 al 30 luglio 2023 a Roma torna La Calata, il progetto ideato e condotto da Casa dello Spettatore, e realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura.
Per partecipare
L’iscrizione è gratuita, fino ad esaurimento posti disponibili.
Scrivere entro il 23 luglio 2023 a
lacalata.roma@casadellospettatore.it
INDICARE
nome, cognome (nel dossier finale verrà pubblicata soltanto l’iniziale),
numero di telefono (non verrà pubblicato), età, professione e città di provenienza e disponibilità per uno o più giorni.
Da sapere
- La disponibilità per più giorni dicharata in fase di iscrizione non garantisce automaticamente il diritto a partecipare a più manifestazioni.
- La Calata è realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura, ossia con un contributo pubblico. Chiediamo cortesemente, quindi, di considerare l’iscrizione a La Calata come un impegno assunto verso la collettività.
- Dal 28 al 30 luglio sarà attivo un gruppo WhatsApp temporaneo per condividere informazioni, curiosità e suggerimenti
- Racconti e foto dovranno essere inviati entro il 7 agosto 2023 a lacalata.roma@casadellospettatore.it.
N.B. Raccontare La Calata non significa scrivere una recensione, ma restituire l’atmosfera e il senso di un’esperienza complessiva.
La Calata in sintesi
Cosa si fa quando ci si “cala”?
Si condividono esperienze e fruizioni culturali: spettacoli, concerti o mostre, per vivere e raccontare l’offerta culturale della città. Si incontrano persone, spazi e proposte artistiche e si restituisce l’esperienza attraverso un breve testo e alcune immagini. Spettatrici e spettatori vestono i panni del reporter, guidati dalla curiosità e dal caso.
Come?
La partecipazione è gratuita. Obbligatoria è la curiosità e la volontà di vivere un’esperienza caratterizzata dalla scoperta e dall’incontro: con l’arte e con l’altro. La Calata, infatti, non è un modo per vedere uno spettacolo, visitare una mostra o assistere a un concerto gratuitamente: è un progetto di costruzione di una comunità di spettatrici e spettatori capaci di mettersi in gioco, di aprirsi alla scoperta di nuovi incontri e di nuovi interessi. L’abbinamento con spettacoli e fruizioni culturali e con altre calate o altri calati potrebbe portarvi in un quartiere che non conoscete o che frequentate poco, farvi incontrare persone che non conoscete, farvi essere spettatori di spettacoli che normalmente non scegliereste, in teatri o spazi culturali che normalmente non frequentate. Oppure offrirvi la possibilità di avere un nuovo sguardo sulla città.
Perché?
L’obiettivo è costruire un racconto a più voci per restituire una modalità di fruizione della cultura e delle città che viva, almeno per un giorno, al di fuori dei meccanismi del marketing, libera dalla logica della valutazione o del gusto, capace di andare oltre abitudini e pre-giudizi; come risposta a un bisogno, culturale e sociale, prima che come occasione di consumo.
Il gruppo WhatsApp
Per l’intera durata di ciascuna edizione viene attivato un gruppo WhatsApp per accompagnare l’esperienza fin dal mattino, per scambiarsi informazioni, curiosità, suggerimenti e prime impressioni sull’esperienza in corso. Un grande foyer virtuale di quell’unico grande teatro che La Calata crea in città, abitato dalla comunità delle spettatrici e degli spettatori.
I racconti.
Raccontare La Calata non significa scrivere una recensione, ma cercare di trasmettere l’atmosfera e il senso di una giornata dedicata al rapporto con la città, mediata dall’incontro con altri e dalla condivisione di esperienze e fruizioni artistiche e culturali diverse.