Sabato 18 e domenica 19 marzo 2023
tra Bologna e Modena
Spettatrici e spettatori di ogni età, incontrano spettacoli, mostre e concerti. Per vivere e raccontare atmosfere, pubblici e spazi dell’offerta culturale: in città e in provincia.
Sabato 18 e domenica 19 marzo si svolgerà la prima Calata in Emilia-Romagna e la prima edizione interprovinciale – tra Bologna e Modena – del progetto ideato e condotto da Casa dello Spettatore, e realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e con la collaborazione del partner territoriale ATER Fondazione e con il patrocinio del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertini” di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Dopo le 9 edizioni che dal 2017 al 2022 hanno focalizzato l’attenzione sulla vita teatrale delle tre principali città italiane: Roma, Milano e Napoli, inclusa la sperimentazione della recente Calata d’estate a Roma e a Milano, per la prima volta La Calata tocca in un fine settimana 9 comuni distribuiti nei territori di due province della stessa regione: Bologna, Casalecchio di Reno, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Pieve di Cento, Modena, Carpi, Bomporto e Nonantola. La Calata BO-MO rappresenta, infatti, un primo esperimento per coinvolgere territori sempre più ampi e differenziati nella ricerca sull’offerta culturale e per sviluppare l’indagine sulla vita teatrale e sull’offerta culturale condotta attraverso gli sguardi e le voci di cittadine e cittadini di ogni età che per un giorno vestono i panni degli spettatori/reporter in dialogo con spettacoli dal vivo, concerti e mostre programmati da soggetti pubblici e privati.
Per partecipare
L’iscrizione è gratuita, fino ad esaurimento posti disponibili.
Scrivere entro il 12 marzo 2023 a
lacalata@casadellospettatore.it
INDICARE
nome, cognome (nel dossier finale verrà pubblicata soltanto l’iniziale),
numero di telefono (non verrà pubblicato), età, professione e giorno disponibile.
Da sapere
- Il 14 marzo 2023 alle ore 18.00 presso il Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno si svolgerà l’estrazione a sorte degli spazi di destinazione, degli spettacoli o degli eventi, e delle compagne o dei compagni di Calata.
- Nei giorni della Calata sarà attivo un gruppo WhatsApp temporaneo per condividere informazioni, curiosità e suggerimenti.
- Racconti e foto dovranno essere inviati entro il 26 marzo 2023 a lacalata@casadellospettatore.it.
N.B. Raccontare La Calata non significa scrivere una recensione, ma restituire l’atmosfera e il senso di un’esperienza complessiva.
La Calata in sintesi
Cosa si fa quando ci si “cala”?
Si condividono esperienze e fruizioni culturali: spettacoli, concerti o mostre, per vivere e raccontare la “vita” culturale delle città. Si incontrano persone, spazi e proposte artistiche e si restituisce l’esperienza attraverso un breve testo e alcune immagini. Spettatrici e spettatori vestono per un giorno i panni del reporter, guidati dalla curiosità e dal caso.
Come?
La partecipazione come sempre è gratuita. Obbligatoria è la curiosità e la volontà di vivere una giornata caratterizzata dalla scoperta e dall’incontro: con l’arte e con l’altro. La Calata, infatti, non è un modo per andare a teatro, visitare una mostra o assistere a un concerto gratuitamente: è un progetto di costruzione di una comunità di spettatrici e spettatori capaci di mettersi in gioco, di aprirsi alla scoperta di nuovi incontri e di nuovi interessi.
Il sorteggio
L’estrazione a sorte della destinazione, del tipo di spettacolo e del compagno o della compagna di Calata sono gli elementi essenziali del progetto. Il sorteggio potrebbe portarvi in un quartiere che non conoscete o che frequentate poco, farvi incontrare persone che non conoscete, farvi essere spettatori di spettacoli che normalmente non scegliereste, in teatri o spazi culturali che normalmente non frequentate. Oppure offrirvi la possibilità di avere un nuovo sguardo sulla città.
Perché?
L’obiettivo è costruire un racconto a più voci per restituire una modalità di fruizione della cultura e delle città che viva, almeno per un giorno, al di fuori dei meccanismi del marketing, libera dalla logica della valutazione o del gusto, capace di andare oltre abitudini e pre-giudizi; come risposta a un bisogno, culturale e sociale, prima che come occasione di consumo.
Il gruppo WhatsApp
Per l’intera durata di ciascuna edizione viene attivato un gruppo WhatsApp per accompagnare l’esperienza fin dal mattino, per scambiarsi informazioni, curiosità, suggerimenti e prime impressioni sull’esperienza in corso. Un grande foyer virtuale di quell’unico grande teatro che La Calata crea in città, abitato dalla comunità delle spettatrici e degli spettatori.
I racconti.
Raccontare La Calata non significa scrivere una recensione, ma cercare di trasmettere l’atmosfera e il senso di una giornata dedicata al rapporto con la città, mediata dall’incontro con altri e dalla condivisione di esperienze e fruizioni artistiche e culturali diverse.