SCENA MAESTRA, come dice il titolo, assume lo spettacolo nella sua valenza educativa, come luogo in cui la vita rappresentata è offerta allo sguardo come occasione, per lo spettatore, di conoscenza e presa di coscienza: un altro modo di imparare, una forma speciale di scuola per adulti. Una idea antica della funzione del teatro che il progetto riafferma (e rafforza con incontri di discussione e scambio), anche e anzi proprio perché occultata, oggi, da una percezione generalizzata dello spettacolo, di ogni tipo di spettacolo, come intrattenimento ed evasione.
Due spettacoli – La lingua langue al Teatro Elfo Puccini e La favolosa battaglia dei topi e delle rane al Piccolo Strehler – Scatola Magica -in un fine settimana dedicato a un gruppo di insegnanti milanesi di scuole di diverso ordine e grado. Insegnanti spettatori del teatro che fa la scuola: quando la rappresenta improbabile e quando ne propone una possibile, tra distopia e utopia. Un accompagnamento strutturato con un incontro preliminare e uno successivo alla visione dei due spettacoli scelti per avviare una ricerca sul rapporto tra teatro e scuola e sul ruolo dell’insegnante come mediatore culturale tout court.
GLI SPETTACOLI
sabato 5 novembre ore 21.00
Teatro Elfo Puccini – Sala Bausch
La lingua langue
una lezione del prof. Stravalcioni su come imparare l’italiano e vivere felici
uno spettacolo di Francesco Frongia, collaborazione a scene e costumi Saverio Assumma, luci Giacomo Marettelli Priorelli, con Nicola Stravalaci, produzione Teatro dell’Elfo
«Enigma, poesia e metafora sono fortemente intrecciati, Aristotele lo sapeva. Tra gioco di parole, lapsus, sogno e invenzione corrono legami sottili che noi vogliamo scoprire. Ci lamentiamo molto dell’imbarbarimento del linguaggio, scopriamo che i politici, i presentatori, i personaggi famosi storpiano l’Italiano senza rendersene conto. Bisognerebbe invitarli a corsi di rieducazione o forse basterebbe spiegar loro che con la lingua giocare è bello. Portando in teatro la grammatica proponiamo agli spettatori di tutte le età di divertirsi a giocare con le parole per imparare la potenza esplosiva del linguaggio. In scena un vero professore interpretato da Nicola Stravalaci con il suo consueto corredo di dizionari, grammatiche, quaderni, laptop, frustini, lavagna, lavagne luminose, video-proiettori, filmini, telefoni di ultima generazione, focaccine o mele (se a dieta), gessetti, stelle filanti e tubi lancia coriandoli. Una normale lezione di circa “un’ora di cinquanta minuti” – chissà perchè poi a scuola le ore scorrono diversamente che nella vita normale – con eventuali tempi di recupero in caso di calamità, pipì, punizioni o momenti di puro sadismo da parte dell’insegnante. Come d’abitudine la campanella segnerà l’inizio della lezione ma, per rispettare la privacy del pubblico, non faremo l’appello. Durante la lezione non sono previste interrogazioni e/o verifiche scritte».
Francesco Frongia
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domenica 6 novembre
Piccolo Teatro Strehler – Scatola Magica
La favolosa battaglia dei topi e delle rane
di Davide Carnevali (da pseudo-Omero e Giacomo Leopardi)
regia Davide Carnevali, con Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Giulia Trivero
Un teatro concepito come strumento didattico, che offre un’occasione di studio senza dimenticare l’importanza dell’intrattenimento: questo è l’obiettivo degli spettacoli concepiti ad hoc per scuole elementari, medie e superiori. Tre diversi approcci all’universo della scena, tre diversi modi di attingere alla tradizione teatrale e letteraria, ognuno orientato a una fascia di età specifica.
Le scuole elementari sono invitate al Piccolo con La favolosa battaglia dei topi e delle rane: rivisitando il poemetto pseudo-omerico, già riscritto da Leopardi, parliamo della guerra, ma anche e soprattutto di come si parla della guerra. Lo facciamo in modo ironico, lasciando però che dietro la comicità sia visibile la serietà profonda di un’operazione come questa: comprendere cosa possono insegnarci certe favole sulla realtà – in alcuni casi dolorosa – che stiamo vivendo. L’allestimento ha luogo nella Scatola Magica, spazio ideale perché i più piccini possano sperimentare la magia di un’arte che gioca con le parole e le cose, con il racconto e l’azione. Non c’è divisione tra palco e platea: attori e attrici occupano lo stesso spazio del nostro pubblico, con cui giocano, proponendogli di partecipare allo spettacolo attraverso semplici azioni sceniche. Il coinvolgimento di bambini e bambine è essenziale: si tratta di imparare non solo ascoltando o guardando, ma anche e soprattutto facendo, partecipando. Per comprendere sin dai primi anni che non c’è apprendimento possibile senza esperienza, all’interno di un gioco teatrale che va interpretato come un primo esempio di pratica sociale.
Lo spettacolo, di piccolo formato e della durata di un’ora, vede la partecipazione di quattro tra attori e attrici. Un allestimento agile, essenziale e diretto, che cerca con il pubblico una complicità fondamentale per avvicinare bambini e bambine al teatro. E creare così i nostri spettatori e spettatrici del futuro.