Il percorso di visione Dalla pagina alla scena inizia con lo spettacolo I Malavoglia sabato 12 marzo alle ore 21.00 al Teatro Quirino.
Il viaggio della parola: dal corpo del romanziere alla carta e dalla carta al corpo dell’attore. Un libro è un risultato, un magma che si è solidificato, ma nel teatro va in cerca di qualcos’altro, così come gli occhi che smettono di leggere e iniziano a vedere.
I Malavoglia
Progetto Teatrando
ENRICO GUARNERI
di Giovanni Verga | regia GUGLIELMO FERRO | con Francesca Ferro, Rosario Minardi, Nadia De Luca, Rosario Marco Amato Gianpaolo Romania, Elisa Franco, Pietro Barbaro, Mario Opinato, Giovanni Arezzo, Turi Giordano, Giovanni Fontanarosa, Verdiana Barbagallo, Federica Breci, Giuseppe Parisi, Ruggero Rizzuti, Viola Auteri
Questa messinscena de I Malavoglia centra il racconto sugli eventi più significativi che segnarono la vita della Famiglia Toscano di Acitrezza, lì dove, più di ogni altro passaggio narrativo, Verga punta a violare ogni speranza di emancipazione dei suoi personaggi.
Il cinismo di quello che passa alla storia come l’ideale dell’ostrica verghiano – (come l’ostrica che vive sicura finché resta avvinghiata allo scoglio dov’è nata, così l’uomo di Verga vive sicuro finché non comincia ad avere manie di miglioramento) – assume i toni di un’oscura fatalità. E in questa visione la riscrittura teatrale pone al centro dell’azione drammaturgica la Natura. Scandendo lo spettacolo nei passaggi narrativi delle tempeste, delle morti in mare: la tempesta dove si perde il carico dei Lupini e muore Bastianazzo, la morte di Luca su una nave in guerra, la tempesta dove Padron ‘Ntoni si ferisce ed è poi costretto a vendere la Provvidenza.
In questo impianto narrativo si inseriscono le vicissitudini di ‘Ntoni, nipote di Padron ‘Ntoni, uno dei personaggi descritti da Verga per raccontare un altro tipo di violenza, quella sociale, di quella società cittadina aliena al mondo marinaro de I Malavoglia.