Seminario di collaudo a cura di Giorgio Testa
in collaborazione con Compagnia La luna nel letto – Associazione Tra il dire e il fare
Ruvo di Puglia (BA)
Per collaudo intendiamo la serie di operazioni messe in atto al fine di verificare sperimentalmente il funzionamento (il buon funzionamento atteso, che sottintende, quindi, che nella verifica si individui anche un eventuale mal funzionamento) di un’opera di ingegneria (e d’ingegno) prima dell’uso cui è destinata; l’automobile ne è il caso più diffuso. In senso figurato applichiamo il concetto anche a prodotti e operazioni non materiali, come testimonia, per esempio, il dire e sentir dire di rapporti di amicizia o d’amore collaudati, per significare che hanno retto a prove di verifica, anche severe, che ne hanno saggiato la tenuta. Ecco, come in un gioco di bambini, facciamo che anche uno spettacolo prodotto era una “macchina” costruita da “ingegneri” e “maestranze” di una “fabbrica” teatrale (se piccola potremmo chiamarla “bottega” o “laboratorio”) e facciamo che, a spettacolo ultimato, ci avevano chiesto, come spettatori, di vederlo con il fine speciale di “collaudarlo”.
Se e come sia possibile questo vedere “collaudante”, quali condizioni lo rendano possibile è la domanda e la scommessa del seminario, o se volete gioco che mi sono promesso di guidare. Si tratta di un primo esperimento, vedremo alla fine che guadagno di conoscenza ne trarremo e che utili indicazioni potremmo dare ai costruttori della machina “Hitler nelle vite degli altri”. Magari, alla fine, ci troviamo solo ad onorare l’etimologia della parola “collaudo” che viene dal latino cum laude…